Per incoraggiare a sapere, a conoscere quanto è stato, a promuovere messaggi di pace e tolleranza, proprio imparando e riflettendo dagli errori del passato per poter costruire un presente e un futuro migliore.
I primi a non poter dimenticare e a dover invece coltivare, promuovere e trasmettere la Memoria siamo noi ebrei. Ci costa fatica, lo so, ma va fatto. Il Giorno della Memoria serve a ricordare: anzitutto lo sterminio, la delazione, la barbarie… Ma anche il coraggio, la scelta del Bene e l’eroismo di chi la barbarie …
Il racconto avvincente della fuga alla ricerca della salvezza del Rabbino capo di Acqui Adolfo Yehoshua ben Yehudà Ancona e dei suoi famigliari dopo l’8 settembre 1943 e terminata il 25 aprile 1945 a Stresa, protetta e aiutata da centinaia di persone, contadini e aristocratici, Vescovi e frati, Carabinieri, e partigiani a rischio della vita.
Dall’elezione al soglio petrino alla “celebre” rinuncia, passando per lo scandalo del Vatileaks: la parabola di un personaggio complesso e importante che ha lasciato un segno nella storia della Chiesa.
Da Marsiglia a Roma: le operazioni di salvataggio della rete di assistenza clandestina allestita da padre Marie-Benoît passato alla storia come “il Padre degli ebrei”.
Il caso del salvataggio dell’ebreo fiumano di origini ungheresi Michele Laufer. «Un mio nipote, Vice-Commissario della Questura di Fiume, mi assicura che si tratta di persone di assoluta dirittura morale e di condotta ineccepibile, e mi prega di interessare l’Eminenza Vostra Rev.ma di interporre i suoi buoni uffici a favore del Laufer». «Gli ebrei di …
La famigerata operazione Eiche, ovvero l’operazione Quercia, che il 12 settembre del 1943, portò alla liberazione dal Gran Sasso di Benito Mussolini, nel racconto del Comandante pilota e storico Massimo Lucioli.
Con la voce suadente della violinista Ines Donarelli, alle 21:00 in punto del 6 ottobre 1924, che annuncia l’inizio delle trasmissioni con l’esecuzione del concerto inaugurale, inizia la storia della radio italiana.
“L’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole. Un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali a reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.